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Nel 1990 ci fu un importante svolta collezionistica. Fino ad allora mi limitavo a collezionare le serie animate preferite che registravo in vhs dalla TV, ed i fumetti di Ken il Guerriero pubblicati dalla leggendaria e pionieristica ex casa editrice, la Granata Press. Fu proprio grazie ad un annuncio letto su uno di questi fumetti che nel 1990, venni a sapere che presso la rinomata ex libreria Capitolina “Metropolis” ci sarebbe stata l’inaugurazione di "ANIME" la prima enciclopedia dedicata al cinema d'animazione Giapponese, con la prefazione del grande maestro Go Nagai, prodotta sempre dalla Granata Press. Fu un evento storico e quello fu il giorno in cui quella passione per l’animazione nipponica, per altro mai affievolitasi, prese nuova forma. Da quel giorno cominciai a prendere coscienza che esistevano molte persone che, come me, avevano la mia stessa passione, ma soprattutto avevo intuito con grande lungimiranza, che esisteva un modo ancora inesplorato, che aspettava soltanto di essere scoperto. Chi è di Roma ricorderà sicuramente quei spensierati pomeriggi passati davanti al Metropolis per parlare e scambiarsi informazioni sui personaggi amati. Era un punto di ritrovo per tutti gli appassionati di Animazione Giapponese. Parallelamente al Metropilis c’era anche la mitica Libreria, Marchio Giallo un altro punto di ritrovo per gli appassionati del settore, divenuta molto famosa per aver ospitato Go Nagai durante il suo primo viaggio in Italia. Io ero naturalmente presente e riuscii a farmi fare uno splendido disegno di Mazinga Z e una dedica sul numero di Mazinga z della Granata Press, ovviamente entrambi autografati. Registrai anche tutto il servizio andato in onda qualche giorno dopo, sull'emittente Romana, GBR, nel quale venni anche filmato. Ogni volta che la riguardo è come fare un tuffo nel passato e tornare ragazzo. Nei primissimi anni 90 nasceva così il boom collezionistico dei giocattoli Robotici Giapponesi degli anni 70-80, che in pochi anni avrebbe raggiunto livelli veramente ragguardevoli a livello globale. Essendo per carattere una persona lungimirante, sono riuscito a ad intuire con largo anticipo il fenomeno che stava emergendo e a sfruttarne le sue enormi potenzialità in pieno, per accrescere la mia collezione. Sono riuscito ad averlo vissuto in pieno fin dalla fase embrionale, e compresi velocemente che esistevano ancora moltissimi luoghi dove trovare montagne di balocchi che aspettavano soltanto di essere scovati. Cominciai cosi a cercare incessantemente e molto insistentemente, nei negozi e dai privati , qualsiasi tipo di materiale sui personaggi amati dell’ epoca, Giocattoli Robot, Super 8mm ,35mm, 16mm, dischi 45 giri, Lp 33 giri e gadget di vario genere, che tra l’ altro si potevano trovare a poche lire! C’era ancora moltissimo materiale all’epoca, infatti c’erano molte persone che per svuotare le loro cantine svendevano questo materiale a prezzi stracciati, stesso discorso valeva per i negozianti che traendone qualche piccolo guadagno avevano la possibilità di svuotare i loro magazzini da materiale invenduto, che tra l'altro non rispettavano più le nuove normative CEE vigenti. Da collezionista convinto, mi trasformai anche in un pionieristico, Toys Hunter, che non si risparmiava affatto! Era cominciata così la grande e frenetica Caccia al tesoro!...ma soprattutto era nato il Collezionista e Toys Hunter Robotoys. Ricordo quando le mie ricerche mi portarono in un grande negozio di giocattoli all’Aquila dove trovai tra le molte cose numerosi Trider G7 DX a soli 20.000 Lire ciascuno e ancora ad Ostia da un privato che per 30.000 Lire mi portai via, un Grande Mazinga un Goldrake della Mattel un Daitarn 3 DX e moltissimi micronauti, tutti incredibilmente come nuovi. bellissimo fu anche il bottino fatto in Sardegna, dove in una vecchia cartoleria trovai 10 Alcadie di Capitan Harlock a 5000 Lire ciascuna, e non dimenticherò mai l’avventura a Messina dove trovai la serie completa di Ulisse 31 nuovissima in un negozio di Giocattoli. ecc…ecc… Negli anni che seguirono continuai a cercare molto insistentemente, nei negozi, nei magazzini, nei mercatini e dai privati , qualsiasi tipo di materiale sui personaggi amati. Furono ricerche anche molto faticose ed era di importanza "vitale" arrivare primo nei luoghi, cantine, negozi o magazzini scovati. Le ricerche non si svolsero soltanto, nella mia città, ma ovviamente anche in quasi tutte le regioni Italiane. I risultati furono sorprendenti, oltre ogni aspettativa e nei primi 4 anni di collezionismo trovai centinaia di pezzi a prezzi veramente irrisori anche per l'epoca, fortunatamente grazie al fatto che i privati ed i negozianti erano completa-mente all'oscuro del fenomeno nascente. Ovviamente ogni volta cercavo di non far trasparire il mio grande interesse, ma ero consapevole che l'effetto sorpresa non sarebbe durato per molti anni. Era quindi necessario "battere il ferro ancora caldo". La mia collezione cresceva a dismisura, anche grazie ai numerosi scambi con altri appassionati. Mi stavo velocemente preparando alla realizzazione del mio sogno, quello di andare in Giappone, terra nativa dei miei personaggi preferiti e credo sogno di ogni collezionista del settore. La mia passione non si soffermava soltanto ai giocattoli Robotici ma anche a tutto quello che era stato prodotto all'epoca sui personaggi prediletti. Cercavo quindi Robot, Astronavi Super8mm, 35mm, 16mm, Dischi in Vinile 33/45 giri, Libri, Fumetti, Materiale Cinematografico, Giochi da Tavolo, Gadget di vario genere. La parola d'ordine era mantenere la massima riservatezza e segretezza, per quanto possibile, sul fenomeno, soprattutto con negozianti o privati che erano felici di farsi svuotare le cantine ignorando completamente l'enorme valore di alcuni pezzi. I Toys Hunter all'epoca eravamo veramente pochissimi e nessuno avrebbe mai rivelato i vari luoghi scovati con tanta fatica. Erano vere "miniere d'oro" dove attingere ogni qual volta fosse necessario, la segretezza era la parola d'ordine per tutti, soprattutto perchè non era sempre possibile portare via montagne di oggetti in una sola volta. Ricordo che la mia cantina era stracolma! Il collezionismo mi ha regalato sensazioni ineguagliabili e profonde soddisfazioni. Ci voleva molta pazienza per battere zona dopo zona intere città, si macinavano decine di chilometri al giorno. Il rinomato mercato di Portaportese fu un altro grande punto di riferimento per il collezionismo Capitolino e per oltre 8 anni tutte le domeniche mattina verso le ore 7.00, mi portavo in quel mercato all'epoca fonte inesauribile di materiale. Ogni volta che facevo centro arrivava quella scarica meravigliosa di adrenalina pazzesca che ti riempiva il cuore di gioia. Soltanto chi è veramente appassionato era disposto a sopportare una fatica del genere. Possiamo dire , senza nulla togliere ai neo appassionati, che i collezionisti pilastro in Italia si sono formati in quegli anni. Infatti chi ha cominciato a collezionare dai primissimi anni 90 ha potuto acquisire un'esperienza nel settore vera-mente notevole. Bisogna inoltre considerare che chi ha cominciato a collezionare nel 1990, ha avuto occasione di acquistare moltissimo materiale oggi introvabile a prezzi stracciati, viceversa chi ha cominciato a farlo da meno di 10/20 anni a visto diminuire notevolmente il numero dei pezzi in circolazione e lievitare a dismisura i loro prezzi. Nel 1997 c’era ancora moltissimo materiale disponibile nelle varie cantine, dove i privati erano lieti di svendere materiale superfluo per poche lire. Oggi tutti conoscono il potenziale economico di questo fenomeno e non oso immaginare cosa possano pensare quei privati o quei negozianti che all'epoca di fatto regalarono per poche lire oggetti che oggi valgono migliaia di euro, perchè ingenuamente non ne intuirono il grande potenziale o perché semplicemente ignoravano l’esistenza di quel genere di collezionismo. La mia non è’ stata soltanto fortuna, poiché gli ottimi risultati sono stati il frutto di grande caparbietà, intuito collezionistico, nonchè di grande lungimiranza. Ogni indizio era utile per le mie ricerche, dall'odore di muffa appena entravo nei vari negozi ai caratteri delle insegne utilizzati dagli stessi. Infatti grazie agli studi di Grafica ero in grado, conoscendo la storia dei vari caratteri utilizzati e di risalire grazie a loro all'età dei vari negozi, era un indizio cardine che quasi sempre mi faceva andare a segno e vi posso assicurare che trovare e acquistare Toys che oggi costano migliaia di euro a poco meno di 10/15.000 lire è stata sempre una sensazione fantastica! Per chi non ha vissuto il momento, è veramente incredibile crederci, anch'io oggi stenterei a farlo, ma fortunatamente era una meravigliosa realtà. Ricordiamoci che in quegli anni non esistevano i vari social, come Facebook, Istagram, Ebay, non esistevano Smartphone, inoltre l'utilizzo di internet era ancora molto limitato e in rete c'erano pochissime informazioni, non sempre veritiere. Per procurarsi questi oggetti ci voleva olio di gomito e zaino in spalla per essere sempre pronto a partire all'avventura, inoltre l'unico modo, oltre al passaparola, per trovare privati disposti a vendere era necessario inserire annunci sui quotidiani tipo "Portaportese", dettando l'annuncio direttamente all'operatore al telefono, o registrandolo su un apposita segreteria telefonica nei giorni festivi. Era anche possibile scambiarsi informazioni con altri collezionisti, stando ore ed ore al telefono...che tempi meravigliosi. Questi metodi oggi possono sembrare obsoleti, ma all'epoca portarono risultati veramente appaganti. C'erano ovviamente le varie fiere in giro per l'Italia e poi il buon vecchio volantinaggio in giro per Roma e durante le fiere, dal quale si ricevano moltissimi riscontri. Fui uno dei primi a stampare dei volantini con messaggi pubblicitari di grande impatto per l'epoca. Da buon Graphic Designer potei avvalermi di tecniche pubblicitarie di assoluto effetto, creai una vera e propria vera e propria campagna pubblicitaria "amatoriale" ma di sicura efficacia…fu un successo clamoroso…seguirono poi i volantini con logo personalizzato ed i biglietti da vista ecc…ecc… Negli anni la mia collezione continuava a crescere e nel 1999 avevo praticamente quasi tutto quello che cercavo in ambito collezionistico arrivato in Italia, ma il materiale che fino ad allora era di facile reperibilità cominciò a diventare sempre più raro e costoso. I Negozi o magazzini oramai non avevano più nulla e soprattutto oramai tutti erano a conoscenza di questo fenomeno e del loro potenziale a livello collezionistico. Ricordo che prima nei negozi di giocattoli i negozianti alla domanda : avete giocattoli vecchi tipo Mazinga Goldrake, la risposta era sempre: "Si dovrei avere qualcosa e se prendi tutto ti faccio un buon prezzo. Dopo diversi anni, alla stessa domanda la risposta è sempre la stessa oramai da anni: " magari avercene ancora, oggi sono ricercatissimi e molto costosi. La fine degli anni 90 segnarono la fine inesorabile dell'era d'oro legata al ritrovamento dei giocattoli giapponesi in Italia, a parte qualche rarissimo e sporadico caso. Nel 2000 per recuperare oggetti a buon prezzo erano rimaste soltanto le fiere dedicate come Expo Cartoon, Lucca Comicx, Imola, Novegro. Per far crescere la mia collezione arrivò quindi il momento di volare in Giappone terra nativa di questi meravigliosi oggetti, dove c’era ancora terreno fertile ed era possibile trovare valanghe di toys a prezzi stracciati. Ed arrivo finalmente il giorno del mio primo viaggio in Giappone. Arrivato a Tokyo scoprii un mondo che mai avrei potuto immaginarmi e soprattutto grazie alla leggendaria Tokyo Cult Map del 1995 fu un successo clamoroso. In pochi anni triplicai la mia collezione ed ero inoltre uno dei pochissimi ad avere una copia originale di questo meraviglioso libricino con all'interno gli indirizzi dei più importanti negozi specializzati. La Tokyo Cult Map mi fu di grandissimo aiuto le prime due volte in Giappone, poi nel corso degli anni, scovai molti altri negozi da solo, battendo intere zone in tutto il Giappone, macinando decine di chilometri al giorno. Probabilmente sono uno dei pochi (personalmente non conosco altre persone) ad aver scovato ben 120 negozi specializzati in Chogokin in tutto il Giappone, ed aver stretto una fitta rete di amicizie con moltissimi collezionisti e negozianti del settore in tutto il Giappone, con i quali sono ancora oggi in contatto per rimanere costantemente aggiornato. Questa catena di contatti è stata possibile anche grazie alla frequentazioni delle aste internazionali alle quali ho partecipato, aggiudicandomi anche pezzi di notevole spessore collezionistico come il Drago Spaziale DX GA-50 Popy e il Chokinzoku Tetsujin 28 Popy e il Mazinga Z 1.5 GA-01 Popy tutti Mint in Box. Ricordo che ogni volta che volavo in quel lontano paese visitavo luoghi nuovi mai visti prima. Sono stati anni stupendi dedicati anche ad altri viaggi meravigliosi in tutto il mondo , infatti non solo ho avuto modo di viaggiare e conoscere l'intero Giappone ma ho avuto anche la possibilità di girare tutto il mondo, visitando città ed isole tropicali in tutto il globo, in tutti e 5 i continenti e ogni viaggio di piacere che mi regalavo era un occasione buona per cercare qualche pezzo mancante. Un grande collezionista dall'animo dell'esploratore… Con il passare degli anni sono diventato un esperto collezionista conosciuto a livello internazionale. Robotoys vanta oggi una collezione di proporzioni veramente ragguardevoli e se vogliamo una delle più vaste al mondo per quantità di materiale e categorie collezionate, che contano circa 16.000 pezzi. Vi assicuro che durante le varie fiere sentirsi spesso dire: "ma tu sei il Famoso Robotoys, complimenti hai una collezione incredibile, sei un grande collezionista " è una soddisfazione immensa al livello collezionistico. Sono stato anche una fonte di ispirazione e riferimento per una tesi di Laurea sul “fenomeno collezionistico in Italia”, da parte di una giovane Laureanda che mi contattò per farmi i complimenti e per chiedermi l'autorizzazione, che ovviamente ho concesso, ad utilizzare le numerose informazioni che aveva letto nel mio vecchio primo website (Flash), per poi riportarle nella sua tesi di Laurea. Naturalmente il mio wesite è stato inserito nelle fonti delle sua tesi. Sono oramai lontani i tempi, dove, per reperire questi oggetti bisognava essere in prima linea e portarsi personalmente nei vari negozi o magazzini, utilizzare annunci sui vari quotidiani dedicati, utilizzare il volantinaggio o scambiare informazioni per telefono con altri collezionisti. Oggi on-line in Italia e in Giappone grazie anche agli intermediari (poiché molti Giapponesi non vendono all’estero) è possibile acquistare direttamente da casa sulle aste Giapponesi senza fare neanche un metro e stando seduti comodamente sulla propria poltrona, ovviamente i prezzi non sono più quelli di una volta da moltissimi anni e i pezzi mancanti hanno oramai raggiunto prezzi esorbitanti, quindi per acquistarli oggi una valida alternativa per non spendere e quello di scambiarli, se possibile. Personalmente, anche se utilizzo spesso queste nuove tecnologie, preferisco da sempre la vecchia e cara "Old School", e farmi delle belle passeggiate alla ricerca dei miei oggetti preferiti, tecnica che dopo un calo di tendenza sembrava essere tornata in voga, ma ad oggi è praticata da pochissimi che ovviamente sanno dove recarsi. Purtroppo le aste on-line comportano un inevitabile problema, ovvero la troppa visibilità a livello globale, che fa impennare i prezzi vertiginosamente, rendendo questo tipologia di collezionismo sempre più di nicchia e non alla portata di tutti. Con la vecchia "Old School" oggi si trovano molto meno pezzi, ma è anche vero che nel momento in cui escono fuori, si hanno più ampi margini di contrattazione, con conseguenza diminuzione del prezzo finale. E' sicuramente più comodo incrementare la propria collezione stando comodamente seduti dietro una scrivania davanti al proprio PC , ma vi posso garantire che le emozioni che si provavano nel 1990 e sporadicamente ancora oggi, nell’andare alla ricerca di questo materiale ed avere la sorpresa di scovarli dentro una cantina, in un magazzino o in un angolino nascosto di un negozio e magari pagarli a prezzi irrisori è una sensazione che non ha paragoni con gli odierni metodi. Il sogno di ogni collezionista che si rispetti, credo si quello di andare almeno una volta in Giappone per ammirare e comprare queste meraviglie. Fortunatamente ho avuto la possibilità di realizzare moltissime volte questo sogno e dopo moltissimi anni posso dire di conoscere benissimo tutto il Giappone avendoci vissuto anche per un anno per approfondire la lingua, dopo aver completato l’intero ciclo di studi in Italia. La mia collezione è frutto di pazienti, elaborate e faticose ricerche. Con grande forza di volontà, assoluta dedizione e spinto dall’amore per questo genere di oggetti, nell’arco degli anni, ho potuto accrescere notevolmente il mio bagaglio culturale in ambito collezionistico. Un accurato e minuzioso studio, mi ha permesso di arrivare ai massimi livelli collezionistici internazionali, permettendomi di specializzarmi in diverse categorie del settore. Robotoys oggi uno dei pochissimi collezionisti al mondo, a collezionare una moltitudine di categorie. Infatti non mi soffermo ai soli Chogokin, ma fanno parte di questa stupenda famiglia anche, Super 8mm ,35mm, 16mm, dischi 45 giri, Lp 33 giri Italiano ed esteri, Libri vintage, Vhs, Dvd, Vcd, Giochi da Tavolo, Materiale scolastico e Carnevalesco, Gadget di vario genere e molto altro. Oggi dopo oltre 30 anni Robotoyscollector è conosciuto in ambito Internazionale dai più grandi collezionisti del mondo e dai negozianti di Toys Shop specializzati, in tutto il Giappone. Con le informazioni presenti in questo sito, voglio dare il mio contributo, a tutti coloro che si accingono ad addentrarsi in questo meraviglioso mondo, contribuendo così ad accrescere ed arricchire il loro bagaglio culturale a livello collezionistico. Buon Collezionismo Tratto dal libro «Robotoyscollector Il collezionista Esploratore» Capitolo 1°
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La Vetrina del Mese

Uno Shikishi di Jeeg Robot con dedica, realizzato appositamente per me in occasione dell’incontro con il Grande Maestro Roberto Ferrari, avvenuto a Tokyo, durante uno dei miei viaggi in Giappone.
In Fiera
Robotoys Durante le Aste Internazionali del Daimansai di Tokyo
In Visita Speciale nella Sede della Toei Animation di Nerima - Tokyo
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